La Zona Franca extradoganale Valsusa è approvata dalla Regione Piemonte, il prossimo atto a Roma

Il Comitato Zona Franca extradoganale Valle Susa segna il suo primo importante successo. Oggi in Regione Piemonte la volontà del gruppo è stata riconosciuta in un ordine del giorno che impegna il Piemonte a sostenere l’iniziativa.

Il territorio della Valsusa – ha ricordato nel suo intervento il leghista Valter Marin, valsusino, Presidente della Seconda Commissione e primo Sottoscrittore dell’Ordine del Giorno Allasia – è di fatto la principale “Porta d’Italia” verso l’Europa nord-occidentale. Ma dopo un ciclo economico caratterizzato dalle grandi strade napoleoniche e dal primo Traforo del Frejus sono subentrati periodi in cui la struttura economica si è fatta progressivamente più debole. Il risultato è una deindustrializzazione che negli ultimi trent’anni ha prodotto effetti durissimi, aggravati da una progressiva delocalizzazione di un tessuto produttivo un tempo una eccellenza a livello nazionale nel territorio transfrontaliero e nel Briançonese, complice anche un costo dell’energia che è del 25% inferiore rispetto al Piemonte”.

“Il Pil pro capite – ha ricordato ancora Marin – è inferiore ai 15.000 euro, tanto che la Valle è stata riconosciuta come area depressa della Regione Piemonte, senza che i grandi investimenti infrastrutturali invertissero questa tendenza. In questo quadro si inserisce l’azione meritori del comitato “Pro Zona Franca Extradoganale Valle di Susa”, che da mesi si riunisce quasi settimanalmente per chiedere iniziative concrete volte alla sua rinascita. Per questi motivi chiediamo alla Giunta e agli assessori competenti di sensibilizzare il Governo affinché valuti l’istituzione di una Zona Franca oppure, in subordine, ogni provvedimento utile al fine di uscire dallo stato di crisi economica in cui versa da tempo”.

articolo su laValsusa –  www.lavalsusa.it edizione giovedi 08/06/2023